Il 2025 vede celebrarsi i 100 anni dalla nascita di Yukio Mishima, genio indiscusso della letteratura nipponica e mondiale, artista ma anche uomo che ha saputo fare della sua vita una vera e propria opera innalzata verso il cielo tra platealità e abissi insondabili del proprio animo e pensiero.
A celebrare il centenario moltissimi omaggi silenziosi e pubblicazioni, come ad esempio YUKIO MISHIMA INFINITO SAMURAI, a cura di Selenia de Felice (Idrovolante Edizioni) a cui partecipa anche Alex Pietrogiacomi (ne avevamo scritto qui) che proprio in questi giorni torna con il suo MISHIMA MARTIRE DELLA BELLEZZA.
“Torna” perché entra nella scuderia di Idrovolante e nella collana dedicata al Giappone, con un’opera che è stata la prima in assoluto nel mondo: un aforismario che raccoglie frasi, citazioni, estratti da libri e interviste di Mishima, uscita per il cinquantesimo dalla vita… e in un gioco di morte e vita, ecco la nuova edizione.
Alle frasi già edite si aggiungono, per il secolare compleanno, 100 schegge di Bellezza che impreziosiscono con estratti dalle più recenti pubblicazioni e non solo, le pagine del libro.
Di seguito vi lasciamo una parte della prefazione del 2020 e qualche assaggio di ciò che potrete leggere.
IL KAMIKAZE DELLA BELLEZZA
Ho spesso sentito ripetere il detto: «La penna e la spada si uniscono in un unico cammino», ma in verità esse si possono unire solo nella morte.
Yukio Mishima
Quello che abbiamo il piacere di proporvi è il primo libro che raccoglie una selezione di frasi, citazioni, estratti dall’opera dello straordinario scrittore giapponese Yukio Mishima. Si potrebbe pensare di avere tra le mani una semplice raccolta di aforismi, invece è molto di più: è un piccolo e prezioso manuale per guerrieri, poeti e sognatori, per uomini e donne indomiti, che non vogliono avere risposte ma ispirazioni per la loro vita, i loro gesti, i loro spiriti. Sono pagine, queste, che distillano un’esistenza e una produzione letteraria intense, incredibilmente controverse sotto molti punti di vista, ma sempre affascinanti ed eccezionali; pagine che non si consumano alla prima lettura, permettendo di essere costantemente aperte e reinterpretate grazie al loro valore intrinseco che offre, anche decontestualizzato, un sogno a occhi aperti e un senso di inafferrabile insegnamento, come nei kōan.
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Percorrendo una strada segnata da testi tradizionali e intramontabili come “L’arte della guerra”, “Hagakure”, “Il libro dei cinque anelli”, con questo libro si può entrare in sintonia con gran parte del pensiero e dello spirito di Mishima, in un 2020 che commemora il cinquantesimo anno dalla sua morte, avvenuta per mezzo del suicidio rituale dei samurai, il seppuku, il 25 novembre del 1970. Martire della bellezza perché l’intera vita di Mishima, piena di paradossi, ma anche di estrema coerenza come di forza e di fragilità, fu interamente consacrata alla ricerca esasperata di una Bellezza totalizzante, antica e al tempo stesso rinnovata, capace di mescolare il vigore del corpo con quello dello spirito, una dea a cui offrirsi completamente al di là anche delle proprie umane possibilità. La sua fu una storia tesa in modo ipertrofico verso un eroismo atavico e che al tempo stesso camuffava un animo sensibile, emotivo e che lo ha reso martire di se stesso e delle sue ossessioni estetiche, che fossero letterarie, spirituali o tradotte in azione. Una figura paragonabile per molti versi al nostro d’Annunzio, di cui Mishima tradusse dal francese “Il martirio di San Sebastiano” e che, sotto molti aspetti, corrisponde a gran parte degli ideali stilistici e letterari dell’autore nipponico.
Perché, come disse Moravia: «Mishima amava d’Annunzio. Non lo amava perché apparteneva al passato: lo amava perché lo riteneva tuttora al centro del presente».
Da 100 schegge di Bellezza (100 nuovi aforismi per la nuova edizioni del 2025 ndr)
Se uno vuole combattere, deve farlo a viso aperto, senza sotterfugi.
In quest’epoca pieni di ballerini di mambo, ci sono anche giovani studiosi.
Chi è affascinato dalla morte prova una sofferenza più grande di quella dell’immortalità.
La felicità è cosa che possiamo prendere semplicemente a piene mani, con gratitudine.
...segui Alex Pietrogiacomi
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