Car Maniac

Aspark Owl

L’auto e la fuoriserie. Da un’auto a un’altra auto passando dalla produzione in serie all’oggetto unico.

One-Off. L’uno che diventa subito oggetto d’arte. Amato, desiderato, ricercato, preteso. Vuoi per status, vuoi per passione. Esemplare potente o che segue o che anticipa. In entrambi i casi l’impatto è forte, dirompente. Un dettaglio o un intero comunicano esclusività. Un materiale o la forma e la lavorazione dello stesso, un ingegno, un brevetto, un’ipotesi che diviene vita. È l’artigiano quanto il robot ad intervenire. Il risultato piace. Ammalia. Appaga. Arricchisce e avvolge.

L’auto diviene propaggine, proiezione spaziale di un ego a tratti ipertrofico a tratti egoista. O, semplicemente l’auto è e rimane passione.

Come per Masanori Yoshida, amministratore delegato della Aspark, società giapponese oggi alla ribalta per la sua OWL. Il gufo. 

Il mondo sarebbe un luogo molto più eccitante se ci fossero più persone che pensano cose eccitanti. Questo è il motivo per cui continueremo a concepire molti emozionanti progetti come quello della OWL. 

Masanori Yoshida, A.D. asPark company

Una hypercar che va oltre l’estremo, e lo fa, in silenzio.

Il silenzio è quello generato dal rumore della spinta propulsiva elettrica. Una incredibile spinta, poderosa, vigorosa, forte, ti toglie il fiato e se non si sta attenti il colpo di frusta è in agguato. No. Non sono esagerazioni. Milleuno, milleedue. Il tempo che avete impiegato per leggere queste due parole e siete già oltre i cento chilometri orari di velocità. L’aria sembra venire schivata più che tagliata, la OWL non raggiunge un metro di altezza. Le linee sono concepite con una meticolosità tale che sembra un disegno su carta piuttosto che fibra di carbonio.

Dal Giappone all’Italia. E viceversa. L’auto è realizzata dalla MAT: Manifattura Automobili Torino.

In cinquanta esemplari, per adesso, poi, chissà. L’esclusività ha un prezzo, il prezzo del sogno e dell’irraggiungibile. Noi ci fermiamo qui, ma della MAT ne scriveremo in seguito perché seguiremo il vento delle cose eccitanti cercando di imitare il Gufo.
segui luca

7 architetti del vino

Previous article
Luca Turner
Giornalista, vive a Milano. Una moglie, due figli, tre, quattro, cinque grandi passioni tra cui la grande cucina, i grandi vini, l'automotive e, più in generale, la tecnologia al servizio dell'uomo. È sensibile alla bellezza e all'efficienza. In ogni forma.

You may also like

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *