Mille et un flacons

Tra il sacro e il profano

…seconda parte

Dopo aver parlato del sacro (più o meno), Giungiamo ora con questa seconda parte a fragranze dirompenti, scandalose come ‘Duro’ e ‘Nuda’ del già più volte da me menzionato Alessandro Gualtieri, autore del Brand ‘NASOMATTO’ , che si è ispirato, per queste fragranze, all’odore acre, simile all’orzo tostato, dell’inguine maschile o femminile allorché avvampati dai sensi o, sempre della stessa collezione, ‘Black Afghano’, mix inebriante di hashish e tabacco, note verdi e resine cui si aggiungono note legnose, caffè e incenso, e ‘Sadonaso’, un mero ritratto olfattivo permeato da grevi note di pellame, del sudore pungente della vis erotica.
Gualtieri graffia ancora con ‘Stercus’ di Orto Parisi che richiama il sentore animalico e fecale che si percepisce entrando in una scuderia e che, con perizia, traduce con un’assoluta di tabacco e nuances di fieno e di miele e poi scuote con ‘Seminalis’, cremoso, fungino, sotto boschivo, dolce, animale con un tocco di sudore e che il Naso definisce “una sostanza odorosa che spinge i maschi alla ricerca delle femmine”.
Ecco il turno del provocante e torbido ‘Putain de Palaces’ dell’arcinota ‘MAISON ETAT LIBRE D’ORANGE’, che ammalia e turba con note poudrées di stanze chiuse e tende impregnate dell’effluvio greve di reiterate e viziose celebrazioni erotiche.
‘Baptème Ambre’ di Phaedon, che Pierre Guillame dedica a Marie-Jeanne Bécu, comunemente nota come ‘Madame du Barry’ e protegée di Re Luigi XV, la quale era solita applicare sulle parti intime e nel cavo pupliteo un unguento a base di geranio, rosa e cannella che aveva nominato «battesimo ambrato», un’ossimorica e peccaminosa pozione.
Carnal Flower’, del geniale editore di Profumi d’Autore FRÉDÉRIC MALLE: mirabile e complessa fragranza che impiega contrasti olfattivi per provocare e sedurre magistralmente; ‘Peau de BÊte‘, (Pelle di Bestia) della Maison LIQUIDES IMAGINAIRES, che trasuda in tutta la sua primitività l’afrore della pelle del cavallo lanciato al galoppo.
Esclusiva la linea risolutamente ematica ‘Blood Concept’, ideata da Giovanni Castelli e Antonio Zuddas e che richiama i quattro gruppi sanguigni (0, A, B e AB).
Infine, l’ansiolitica e verde ‘Cannabis’ di BOIS1920, casa profumiera e artigianale fiorentina, che quieta gli animi di chi la indossa e infine il più ‘toxic ‘Cocaïne’ di FRANCK BOCLET, omaggio all’intramontabile successo di Éric Clapton ‘Cocaine don’t lie’, che qui sorprende per la lievità del suo incipit olfattivo floreale e limpido per poi scaldarsi con echi più foschi ed eccitanti di patchouly, legni e tuberosa.

...segui Alessandra.

L’esorcista – Il credente

Previous article
Alessandra Vittoria Pegrassi
Andrea G. Pinketts (noto scrittore noir Milanese mio amico di cuore, mio braccio destro e alle volte pure sinistro) aveva già inquadrato ed incoraggiato il mio senso del gusto, o meglio del buon gusto, quando quindicenne andavo a comprarmi da un droghiere del quadrilatero, facendomi fuori la paghetta mensile, aulentissimi bonbons alla violetta, meringhette all’anice e collutori ai petali di rosa. Questa precoce ma solida ricerca del buono anche sinesteticamente parlando mi ha poi condotta a Parigi ove un profumiere stregone mi ha insegnato pian pianino e svelato poi i prodigi della composizione dei bouquet e delle sue note...

You may also like

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *