Fumoir

XXIII Festival del Habano e Habanos World Challenge

Ogni anno durante l’ultima settimana di febbraio gli amici del Fumoir sanno che mancherò per via di alcuni impegni a Cuba, come per esempio il Festival di cui sto per raccontarvi.
Loro aspettano il mio ritorno perché, oltre alle novità, ai nuovi lanci di sigari o comunque i racconti del vissuto nell’Isla Grande, questo è sempre un buon modo di passare il tempo fumando un puro.
Quest’anno il Festival – arrivato alla EDIZIONE XXIII, la prima dopo il 2020 – ha avuto un rilancio notevole considerando la frequentazione alle manifestazioni organizzate. Le tre cene (quella di benvenuto, la intermedia dedicata alle Casas del Habano e la cena di gala, del venerdì) hanno visto tutte il sold out: anzi, qualcuno dice overbooking, soprattuto per quella di bienvenido che ha di sicuro superato il migliaio di persone nella location abituale del CLUB AVANA, dove è stato presentato in nuovo sigaro della linea Montecristo: il Master.
Le novità più importanti di lanci sono state il nuovo Gold Medal di cepo 48 (rispetto al precedente che era un Cervantes conserva il largo, cioè la lunghezza di 165 nn); la nuova Linea Maestra, la linea top di Partagas con tre sigari tutti “tumbados”, cioè con un testa del sigaro arrotondata, quasi un figurado rispetto alla testa dei parejos (le vitolas sono tutte nuove); Origen vitola de galera Bondadosos cepo 46 x 154 di largo; Rito vitola de galera Gustosos cepo 52×168 di largo, Maestro, vitola de galera Deleites cepo 56 x 132 di largo.
Sigari vestiti da una bella anilla blu, che ricorda alcune anillas Partagas degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, sono condizionati in scatole da 20 dello stesso colore blu elettrico e si collocheranno al top di gamma: il costo non dovrebbe essere molto diverso dal prezzo della linea de oro di Romeo y Julieta.
La parte dei seminari ha visto sicuramente protagonista il nostro concorso HABANOS WORLD CHALLENGE con la partecipazione di ben 6 squadre alle eliminatorie e il duello televisivo finale del venerdì che ha laureato campione la Grecia che ha prevalso con merito sul team del Kuwait.
HWC ha soppiantato il contest Habanos Sommelier perché comunque si rivolge agli aficionados che sono selezionati dai distributori nazionali di sigari avana (in Italia Diadema spa), e ha visto partecipare le squadre di Germania, Cile, Colombia, Cipro nonchè Grecia e Kuwait.
Il concorso si svolge in due fasi: una preliminare che prevede 35 domande a risposta multipla su argomenti come la fase agronomica del tabacco e la fase affinamento, quelle di produzione dei sigari, quindi le marche, i lanci dei prodotti, la degustazione, la storia e così via. Quindi il fumo alla cieca di due sigari di cui riconoscere misure, vitola (nome) de galera e de salida del sigari e territorio de sabor. Infine si valuta il taglio e l’accensione e la spiegazione o rappresentazione anche scenica o su supporto mediatico del myhabanosmoment.
Alla fine della fase preliminare, il Kuwait si è qualificato anche grazie al riconoscimento dei sigari alla cieca che pesano un 40% dei punti totali da realizzare e un 35/35 alle domande, mentre la Grecia grazie al miglior taglio e alla migliore accensione riusciva a spuntarla su Cipro.
In finale invece, un vero show televisivo con pulsati e ruote che girano per selezionare gli argomenti da illustrare nel tempo dato, il Kuwait – più bravo nella rapidità di risposta – si piegava alla migliore esposizione degli argomenti scelti dalla sorte su cui dimostrare la propria conoscenza. Non ha influito  in alcun modo la prova della cieca e dell’abbinamento poichè  ambedue le squadre hanno riconosciuto i sigari fumati, lo scarto di un punto all’abbinamento proposto è stato poco influente sul risultato finale.
Ancora una volta, alla IV edizione e per tre volte una squadra di PHOENICIA è riuscita a vincere il contest che vede il palmares così composto:
2018 Cipro
2019 Italia
2020 EAU
2023 Grecia
Già nel 2019 con Aurelio Tufano e Giulio Ammaturo – Team la Escepcion sotto le insegne di DIADEMA e Alto Salento Cigar Club – riuscimmo a vincere con mio grande dispiacere per non essere lì, fermato da una brutta frattura all’omero.

Ma qualcuno potrebbe dire, perché insegne di ASCC? Che c’entra? E perché prima si è detto il “nostro” ?

Ebbene il format del contest nasce a Brindisi per un evento di Alto Salento Cigar Club nel 2016: si chiamava La Disfida e ricordava la Disfida di Barletta, dove cavalieri italiani sotto le insegne spagnole sfidarono i francesi per il predominio sulla Puglia degli Aragonesi contro gli Angioini. Quindi ASCC sfidò il panel de L’Amateur de Cigar e l’anno dopo Alto Salento Cigar Club, con il supporto di Diadema spa, organizzò un torneo in 5 tornate con una fase finale dal nome Habanos Challenge. Vinse una squadra torinese che fu premiata con un viaggio a Cuba durante il Festival nel 2017.
L’idea e il format piacque ad Habanos; gli fu donato, fu un po’ modificato con l’aggiunta del myhabanosmoment – ovvero una prova in cui si spiegava quale fosse il piacere di fumare un sigaro avana – e reso trasmettibile dal punto di vista televisivo. Nel 2018 si concretizzò quindi la prima edizione del Habanos World Challenge. Come unica contropartita ci fu un posto in giuria al sottoscritto, ideatore della disfida e del format, e l’organizzazione della selezione dei team italiano che gareggia con le insegne del mio club.
Questa la cronistoria di una competizione che nel tempo si è evoluta, tanto da vedere proporre abbinamenti anche arditi come il food, il beverage e il sigaro: interessantissimo quest’anno il mariage con la somministrazione insieme a un Sauternes di un piccolo canapè a base di foi gras con marmellata di fichi abbinato a un “francesissimo” Quai d’Orsai 54, francese perché la marca prende il nome dal Ministero degli esteri d’oltralpe che durante la presidenza Mitterand ebbe dedicata questa marca di sigari avana.
È molto interessante che negli ultimi anni la marca ha allargato il suo vitolario che prima si fermava a solo tre esemplari un Churchill l’Imperiale ( 178/47), una panetela larga straordinaria e un coronas,  però i primi due sono stati dismessi a favore di uscite con cepo 50, 52 e 54, molto gradite al mercato oggigiorno.
Che dire? Ho organizzato una fumata con qualche “custom”, ma soprattutto con due nuove uscite  ovvero un Edizione regionale Libano Adon presentato al Kempiski al giovedì con abbinato il Maximo, il Ron di punta tra quelli cubani in circolazione , ed i nuovi Gold Medal.
Sinceramente, due grandi fumate in attesa della nuova edizione regionale italiana di cui possiamo solo dire che sarà un modulo “da intenditori”, un 898. Per il resto, lo scopriremo solo vivendo
Buone volute!
...segui Nicola.

Frédéric Malle

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Nicola Pileggi
Avvocato, mezzosangue calabrese, sampietrano emigrato a nord, S.Vito dei Normanni città della fortuna in tutti i sensi: moglie, figlie,... Fumatore appassionato di avana, curioso dicono “vulcanico”, fondatore di Alto Salento Cigar Club, un consesso di fumatori che da un paese della Puglia arriva a la Habana, il fil rouge… il sigaro, un socio e tanta passione. Trentasei anni di storie di fumo iniziate nella capitale dell’europeismo da stagiaire con un Monte A e tanto fumo, un vissuto di fumo alle spalle fino al format di Habanos World Challenge. Scritti solo di diritto, cariche… onorarie pure, molto fumo, tante incontri, tante occasioni, moltissimi ricordi. Un solo motto: il meglio non è per tutti!

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