Mille et un flacons

Un molto di buono

A chi di noi non è capitato di intenerirsi, sentirsi coccolato e confortato dal buon profumo di pulito della biancheria stesa al sole?

Si è da poco scoperto, l’ha fatto una ricercatrice di Torino, che l’odore di bucato non viene riprodotto con l’ausilio della chimica, bensì è un odore esistente e peculiare: è l’aroma che emanano i panni stesi all’aria aperta illuminati e riscaldati  dai raggi del sole, tant’è vero che, se riposti all’ombra o in casa, non posseggono pienamente la stessa impronta olfattiva, connotata bensì da una mescolanza di aldeidi e di chetoni che scaturiscono appunto, solo se collocati ‘en plein air’.
Muschio bianco, Fava Tonka, Vaniglia, Fiori di cotone, Iris fiorentino, Tuberosa, Gelsomino, Frangipane sono alcune delle note principali che ci richiamano un mondo di ricordi olfattivi immacolati e innocenti che ci fanno immediatamente stare bene come quello appunto del bucato, del latte condensato, delle lenzuola appena lavate dello shampoo per bambini, del bagnoschiuma, della crema solare e del profumo alla Violetta della nonna.
Ecco, in breve, un inventario di quelli più rappresentativi di ora e di sempre: The Library of Fragrance, Laundromat, il profumo del bucato agitato dal vento e steso gagliardo al sole.
Con BVLGARI Petits Et Mamans intenerisce la carezza e l’abbraccio totalizzante della mamma allorché pargoletti, permeato dalle consonanze fruttate e gourmand della pesca bianca, della vaniglia e tocchi poudré di talco; Byredo coglie nel segno con Blanche, una sintonia iconica e candida ove un tocco di aldeide si stempera in un delicato sentore di rosa, armonizzato da legno di sandalo e muschio; Pierre Guillaume stupisce con 4.1 Le Musc & La Peau, una erudita miscela di sette muschi che richiamano l’essenza, il calore e l’intimità dell’epidermide umana, a cui si uniscono note di fava tonka, ylang-ylang, vaniglia e ambra grigia.
Attraverso Puro Lino, di Officina delle Essenze il Naso, Maurizio Lembo traduce perfettamente in note olfattive le sue toccanti memorie allorché piccino: “L’emozione di quei pomeriggi d’estate trascorsi a giocare e rincorrerci tra lenzuola fresche stese ad asciugare al sole. Puro Lino è il mio omaggio ai ricordi senza tempo che ognuno di noi ha della propria infanzia. Un abbraccio sicuro, sincero, in grado di regalarci momenti di impagabile serenità”.
Impossibile non menzionare l’ultra centenaria Maison CREED che dal 1760 crea fini fragranze millesimate e per l’appunto Love in White, un bouquet raffinato di iris fiorentino, magnolia, rosa bulgara, narciso, assieme a un delicato tocco di riso e vaniglia Bourbon su una base di ambra grigia e di esoticizzante sandalo del Mysore.
Etereo e pulito, White Diamante, la fragranza del 2017 che Fabrizio Tagliacarne, Naso e Founder di OMNIA, ha dedicato alla figlia ove le note floreali, talcate e polverose dell’iris, si appoggiano lievi su quelle aromatiche, tanniche e amare del cioccolato e del caffè, per fondersi sofficemente con accordi di vaniglia, muschio, legni e ambra.
Dulcis in fundo, sempre in ambito nazionale, cattura l’Edt Iperborea, del pluripremiato Maestro fiorentino LORENZO VILLORESI, DI CUI ABBIAMO DIFFUSAMENTE NARRATO, e che, secondo la mitologia ellenica, era il nome della terra situata all’estremità dei confini del globo terrestre conosciuto; erudito compimento olfattivo e narrazione liquida e tersa, di un’isola dell’eterna giovinezza ove spira uno zefiro frizzante di agrumi freschi, fiori bianchi e note appena fruttate.
...segui Alessandra.

The Beekeeper: la dolcezza delle sberle in faccia

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Alessandra Vittoria Pegrassi
Andrea G. Pinketts (noto scrittore noir Milanese mio amico di cuore, mio braccio destro e alle volte pure sinistro) aveva già inquadrato ed incoraggiato il mio senso del gusto, o meglio del buon gusto, quando quindicenne andavo a comprarmi da un droghiere del quadrilatero, facendomi fuori la paghetta mensile, aulentissimi bonbons alla violetta, meringhette all’anice e collutori ai petali di rosa. Questa precoce ma solida ricerca del buono anche sinesteticamente parlando mi ha poi condotta a Parigi ove un profumiere stregone mi ha insegnato pian pianino e svelato poi i prodigi della composizione dei bouquet e delle sue note...

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