Chi è lei?
In che senso?! Be’ sono una psicologa e una criminologa, mi occupo da moltissimi anni di delitti – sessuali, o su minori – e di tutta la parte relativa agli atti persecutori, ai maltrattamenti in famiglia; mi sono cimentata in qualità di consulente tecnico coi principali casi avvenuti in Italia negli ultimi vent’anni: dall’analisi della scena del crimine fino alle valutazioni più legate al funzionamento della personalità all’interno di scenari di interesse giudiziario. Conduco altresì alcuni percorsi di formazione legata alle scienze forensi e criminologiche e, in più, da molti anni, sono anche un volto noto della cronaca giudiziaria nazionale, soprattutto in ambito televisivo… ma queste sono cose note.
Qual è la sua più grande passione?
È il mio lavoro, per cui mi reputo una persona molto fortunata. In ordine di importanza la mia seconda passione è il motociclismo, che pratico da molti anni.
E la sua più grande paura?
Non ho paure particolari, sono una persona molto razionale, tendo a trovare soluzioni ad ogni tipo di problema pertanto, al momento, paure particolari non ancora pervenute.
Il suo colore preferito?
Il mio colore preferito…? Il giallo.
In che epoca viviamo?
In un’epoca parecchio travagliata, sopratutto se nasci donna. Peraltro sono secoli che va avanti così.
Cosa c’è dentro il bicchiere?
Acqua gassata.
L’ultimo pasto prima del patibolo?
…una bella pizza Margherita.
Fumatrice?
Mai stata.
Il libro sul comodino?
Attualmente sto leggendo l’ultimo di Patricia Cornwell, Quantum, nel pochissimo tempo che ho a disposizione, chiaramente. Che poi, a onor del vero, sono un’appassionata di audiolibri: siccome vado a correre molto spesso al posto di ascoltare musica ascolto audiolibri e, in questo formato, riesco a “divorarne” parecchi. Mi considero una fruitrice entusiasta sia di podcast che di audiolibri, anche quando sono in macchina, o viaggio, preferisco “ascoltare un libro”.
Cosa accadrà domani?
Domani nulla di particolare; a medio e lungo termine temo che se non porremo un freno a certe condotte, soprattutto legate a un uso esasperato e scorretto dei social media, assisteremo a un peggioramento ulteriore della qualità delle relazioni tra le persone, il ché mi preoccupa moltissimo. Bisogna fare una seria riflessione, soprattutto noi adulti, perché siamo un pessimo esempio per le generazioni più recenti: abbiamo disseminato il loro percorso evolutivo di trappole, alcune delle quali veramente subdole.
Quanto alla sottoscritta, mi aspetta tanto lavoro, un altro libro a breve, sempre dedicato alla manipolazione, stavolta di tipo culturale; tanti progetti, tanti casi da affrontare e tanta attività formativa da fare; le mie attività sono le stesse da molti anni, e resteranno le stesse.
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