Javier Zanetti

Chi sei?

Una persona che ha vissuto e continua a vivere di sport e di valori

La tua più grande passione?

Il calcio, lo sport che amo fin da bambino e che ho avuto la fortuna di far diventare la vita, arrivando a grandi risultati. Dal lato umano, mi dedico con la mia famiglia ad aiutare gli altri, attraverso la Fondazione PUPI.

La tua più grande paura?

La mia più grande paura è che possa succedere qualcosa ai miei figli o alle persone a cui voglio bene. Allo stesso tempo ho anche paura di non riuscire a fare abbastanza per coloro che hanno bisogno.

Il colore preferito?

Nerazzurro e albiceleste

In quale epoca viviamo?

Viviamo in un’epoca di grandi possibilità, e sta a noi saper sfruttare in modo positivo le potenzialità che ci vengono offerte.

Cosa c’è dentro il bicchiere?

Sono astemio quindi bevo acqua o bevande analcoliche, anche se ho due etichette di vino Malbec a mio nome, perché il vino è un elemento importante della cucina argentina.

L’ultimo pasto prima del patibolo?

Sicuramente un taglio di carne, dico Entrecôte, la ordino sempre nel mio ristorante El Gaucho, tant’è che nel menù è diventata Entrecôte del Capitano.

Fumatore? Se si cosa?

Non fumo e non bevo, in generale non amo i vizi e le dipendenze.

Il libro sul comodino?

“Un legame mondiale”, il mio ultimo libro che unisce il mio amore per l’Argentina dove sono nato e l’Italia che mi ha adottato da trent’anni.

Cosa accadrà domani?

Il domani è formato da tanti tasselli che costruiamo nel presente, non so cosa succederà nei diversi ambiti della mia vita, ma qualsiasi sarà il risultato sono sicuro di aver fatto del mio meglio per raggiungerlo.

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