Mille et un flacons

Il bergamotto di Calabria

Il bergamotto è un agrume prezioso che nasce dalla pianta Citrus bergamia. Albero sempreverde, può raggiungere all’incirca anche i quattro metri di altezza, abbigliato di corolle bianche molto profumate, foglie lucide e piuttosto carnose.
Il frutto pirifome è di colore giallo intenso tendente al verde, dalla forma rotonda leggermente schiacciata ai poli ed esocarpo sottile ma foriero di quasi illimitate proprietà salutari.

Questo prodigioso e aulentissimo agrume vanta origini antiche.

A tutt’oggi si ignora l’esatta genesi di questo frutto, il colore giallo lascerebbe presupporre una derivazione per mutazione genetica a partire da preesistenti specie agrumarie quali limone, arancia amara o limetta.
Sussistono vieppiù molteplici ed incerte versioni anche circa l’etimologia di questo aureo frutto .
Il suo nome parrebbe risalire alla città di Berga (nome antico di Barcellona) o a quella di Pergamon (l’antica città di Troia). Altre associano il significato originario del termine Bergamotto a Berg-a-mudi, che in turco equivale a “pero del Signore” per la sua somiglianza con l’aspetto della pera bergamotta.
Alcune leggende tramandano che questo albero sarebbe stato importato da Cristoforo Colombo e trapiantato poi nelle Isole Canarie. Dalla città spagnola di Berga sarebbe poi arrivato a Reggio Calabria intorno al XIV-XVI secolo.
Un’altra leggenda narra che il Moro di Spagna vendette per 18 scudi un ramoscello dell’albero ai signori Valentino di Reggio Calabria; saranno poi i nobili signori ad innestare il nuovo frutto su un arancio amaro in un loro possedimento nella contrada Santa Caterina.
E ancora: molti ritengono che il Bergamotto sia una specie vera e propria derivante da una pianta di origine cinese.
Il primo” bergamotteto”, come piantagione intensiva , ebbe i natali in Italia  nel 1749 grazie a Nicola Parisi, che impiantò per la prima volta il frutto nei suoi possedimenti lungo la costa reggina, nel fondo di Rada dei Giunchi, situato di fronte l’area dove oggi si trova, nel cuore della città, il Lido comunale Zerbi. 
Qualunque sia la sua genesi o l’etimologia del suo nome, incontrovertibile è che è la soleggiata, mite e florida terra di Calabria ad assicurarsi, nel 2001, il prestigioso titolo di DOP (Denominazione di Origine Protetta) “Bergamotto di Reggio Calabria – olio essenziale”, tutt’oggi coltivato quasi esclusivamente solo in questa regione, dove è nato il “Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria” che sperimenta appassionatamente nuove tecnologie di produzione.

Il suo prezioso olio, denominato “l’oro verde di Calabria”, viene ricavato dalla scorza tramite estrazione a freddo e offre un’ampia varietà di nuances olfattive tra l’erbaceo, l’esperidato, il floreale e il fruttato, a seconda della zona di coltivazione e del momento della raccolta.

Questa sua poliedricità fa si che venga impiegato nell’86% delle note di testa dei bouquets di tutto il mondo grazie a quella nota verde, aspra, amara e trasparente che la pregiata essenza conferisce alle fragranze.
Impossibile non menzionare la progenitrice “ Aqua Mirabilis” creata nel 1750 dal sapiente naso Giovanni Paolo Feminis, originario della Val Vigezzo poi migrato nella città  di Colonia ove lasciò la formula segreta in seguito al  mercante Giovanni Maria Farina, anch’egli di Santa Maria Maggiore, che ne seguì con grande profitto la commercializzazione.
La succitata “Aqua Mirabilis”, nata come essenza lenitiva e corroborante ed arcinota per le sue proprietà medicamentose, divenne in seguito profumo assai ricercato in tutto il mondo.
Il frutto, sebbene edibile, non viene quasi mai mangiato a causa del suo sapore decisamente acre ma spremuto in aggiunta ad altri agrumi e impiegato nella preparazioni di confetture, nelle tisane o bevuto come tè “Earl Grey”, un blend molto apprezzato in Inghilterra e in Asia.
Un utilizzo crescente, in questi ultimi tempi, si sta inoltre riscontrando anche nel settore farmaceutico grazie alle sue comprovate proprietà antibatteriche, anticolesterolemiche, antisettiche, antimicotiche e antivirali.
...segui Alessandra.

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Alessandra Vittoria Pegrassi
Andrea G. Pinketts (noto scrittore noir Milanese mio amico di cuore, mio braccio destro e alle volte pure sinistro) aveva già inquadrato ed incoraggiato il mio senso del gusto, o meglio del buon gusto, quando quindicenne andavo a comprarmi da un droghiere del quadrilatero, facendomi fuori la paghetta mensile, aulentissimi bonbons alla violetta, meringhette all’anice e collutori ai petali di rosa. Questa precoce ma solida ricerca del buono anche sinesteticamente parlando mi ha poi condotta a Parigi ove un profumiere stregone mi ha insegnato pian pianino e svelato poi i prodigi della composizione dei bouquet e delle sue note...

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