Chi sei?
Sono un giornalista sportivo che ha cominciato la sua carriera da cronista; dopo alcune esperienze mi sono trasferito a Milano, dove sono approdato al Corriere dello Sport e successivamente a Il Giornale di Indro Montanelli, di cui sono diventato redattore capo. Mi diletta poi, naturalmente, anche l’attività televisiva in TeleLombardia e a Tiki taka che è diventata una trasmissione cult per chi ama lo sport, e non solo, su Italia 1, il lunedì sera. Sono comunque un uomo che ha quattro “stelle comete”: gli affetti, il lavoro, l’informazione e l’amicizia.
Qual è la tua più grande passione?
La mia più grande passione dopo la buona cucina e l’attività fisica è sicuramente il mio lavoro: mi ritengo un uomo fortunato perché, come dice il famoso proverbio cinese, “beato sia colui che fa del proprio lavoro la propria passione”.
E la tua più grande paura?
La mia più grande paura è, molto banalmente, la malattia.
Il colore preferito?
Il mio colore preferito è il blu.
In quale epoca viviamo?
Ecco, viviamo nell’epoca in cui pensavamo di conoscere tutto, di avere il dominio, il controllo della situazione, e ci siamo scoperti di una fragilità assoluta che nemmeno i nostri genitori, che pure hanno attraversato le Grandi Guerre, hanno mai vissuto.
Cosa c’è dentro al bicchiere?
Guarda ultimamente nel mio bicchiere c’è dell’acqua buona… C’è poi sicuramente anche un po’ di buona birra, che gradisco particolarmente, e del vino delle mie terre (Foggia n.d.a.) che, devo dire, apprezzo ancora.
L’ultimo pasto prima del patibolo?
Ecco un piatto semplice: un piatto di troccoli, che sono una specie di pasta alla chitarra, con ricotta dura e ragù alla pugliese condito anche con un po’ di braciole pugliesi.
Fumatore? Se sì, cosa?
No, da ragazzo ero un fumatore; ho poi smesso il 28 luglio del 1990 e sono diventato un āyatollāh dell’antifumo; il ché ha portato clamorosi vantaggi alla mia esistenza, tanto in fatto di salute che di portafoglio.
Il libro sul comodino?
Il mio libro sul comodino è di Bruno Vespa: Luna: Cronaca e retroscena delle missioni che hanno cambiato per sempre i sogni dell’uomo.
Cosa accadrà domani?
Domani spero che ci sia il ritorno alla quasi normalità – perché la normalità vera non la guadagneremo prima del 2021/2022 – spero che ci sia il ritorno a vedere qualche partita di calcio e, soprattutto per me, il ritorno in palestra.
Quanto alle partite, il Campionato si riprenderà secondo le modalità che conosciamo, a porte chiuse; ci sarà prima la Serie A e poi soltanto in autunno quelli di B e C. Quanto al calcio di prima, non se ne parlerà prima del 2021, in preparazione del Mondiale 2022.
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