Cave à parfums, XVIII secolo, conservata presso il Museo di Storia naturale di Parigi e contenente 146 flaconi di profumo in vetro dorato
Mille et un flacons

À rebours

Perché poi è soprattutto in questi frangenti di isolamento, di fragilità, di incertezza  per la sorte tua e dell’intera umanità, che ci si intenerisce e si ha ancor più fame  di cose buone, di profumi «familiari», conosciuti, che ci confortino e ci addolciscano il cuore.

Profumi d’infanzia magari, anzi sì, certo, profumi che siano in grado di calmare l’ansia crescente di questi giorni. 

Allora chiudo gli occhi e, cercando nei cassetti della memoria, ricordo ad esempio quando, piccina, Papà un giorno mi abbracciò forte lodando un mio “bel voto” a scuola lasciandomi sui capelli il timbro della sua colonia inglese Floris Spécial 127, un tripudio di note esperidate, chypre e boisé. Accidenti, ancora me lo ricordo quell’abbraccio che suggellava e celebrava quel se pur timido successo!

1853 Eau de cologne impÉriale, pierre-françois guerlain

Profumo, il più evocativo, etereo ma struggente degli élixir.

Piacere puro, inquietudine, continua ricerca, viaggio appassionato fatto di assonanze corrispondenze e spleen. Il profumo mi trattiene e mi respinge, mi rapisce ma, poi, generoso, mi libera in volo procurandomi abissi di vertigini .

Stanotte mi sono svegliata di soprassalto, ho guardato fuori dalla finestra la neve che scendeva a fiocchi e il mio animo si è placato immaginando che questa profumasse di latte e cognac.

Mi sono dopo poco riaddormentata, rassicurata dal quell’aroma sognato, invocato ed in parte assaporato….

Alessandro Meluzzi

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Alessandra Vittoria Pegrassi
Andrea G. Pinketts (noto scrittore noir Milanese mio amico di cuore, mio braccio destro e alle volte pure sinistro) aveva già inquadrato ed incoraggiato il mio senso del gusto, o meglio del buon gusto, quando quindicenne andavo a comprarmi da un droghiere del quadrilatero, facendomi fuori la paghetta mensile, aulentissimi bonbons alla violetta, meringhette all’anice e collutori ai petali di rosa. Questa precoce ma solida ricerca del buono anche sinesteticamente parlando mi ha poi condotta a Parigi ove un profumiere stregone mi ha insegnato pian pianino e svelato poi i prodigi della composizione dei bouquet e delle sue note...

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