Fondatore di Seeds & Chips, il summit sul futuro del cibo
Fondatore di Seeds & Chips, il summit sul futuro del cibo.
Il Privé di Davide Bertellini

Marco Gualtieri

Chi sei?

Sono un imprenditore follemente innamorato dell’Italia. Da alcuni anni mi occupo di innovazione nel campo della sostenibilità, con un particolare focus nel campo dell’agroalimentare e con un’attenzione al modello di cambiamento di tutti i settori verso lo sviluppo sostenibile. 

Qual è la tua più grande passione?

Dopo l’Italia, direi che sono un appassionato di bellezza, in tutte le sue forme, manifestazioni e sfumature. Cosa peraltro molto legata al concetto di Italia, perché quando c’è bellezza c’è tutto, e parlo di una bellezza che trascende la bellezza esteriore a cui è comunque collegata. 

Qual è la tua più grande paura?

La mia più grande paura è quando l’ignoranza si unisce all’arroganza, il ché crea una miscela esplosiva molto pericolosa. 

Il tuo colore preferito?

Il blu, il blu scuro. Trovo che sia un colore molto elegante. 

In quale epoca viviamo?

Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti; alcuni lo definiscono un nuovo Rinascimento, per me è più un ripensamento: dobbiamo ripensare i modelli, i processi, i prodotti e i servizi in maniera diversa: in maniera sostenibile. Visto che abbiamo toccato con mano quanto accaduto, abbiamo anche la consapevolezza di cosa non ha funzionato. Deve essere dunque, necessariamente, un’epoca di cambiamento positivo nel rispetto degli equilibri del pianeta e dell’ambiente. Del resto tutto è collegato: l’uomo deve muovere verso un modello sostenibile di sviluppo. 

Cosa c’è dentro al tuo bicchiere?

Dentro al mio bicchiere c’è un buon vino rosso, sicuramente italiano, ma un bicchiere soltanto; perché c’è poi dell’acqua gasata: bevo solo acqua gasata, in effetti. 

L’ultimo pasto prima del patibolo?

Oh mamma mia santissima… A me piacciono piatti molto semplici; mi piacciono i piatti in cui senti tutta la semplicità e, al contempo, la grandezza della cucina e della materia italiana: per cui scelgo una semplice pappa al pomodoro: un’ottima pappa al pomodoro. 

Fumatore? Se sì, cosa?

Mi avvalgo della facoltà di non rispondere (ride, n.d.a.). 

Il libro sul comodino?

Non è mai uno, piuttosto una pila, che magari resta lì per settimane, poi capita che in 48 ore me li leggo tutti; quindi adesso dire quali sono faccio fatica, perché non sono a casa. Certamente ce n’è uno, cui tengo molto, che è sui temi dell’innovazione in Africa e che s’intitola Making Africa Work: A Handbook for Economic Success, ed è il primo della fila. 

Cosa accadrà “domani”?

Torno a dire che spero che avvenga la messa in opera di questo processo di cambiamento. Lo shock del COVID-19, il pugno violento che ci è arrivato in faccia spero serva anche a questo: spero che sia il punto di svolta per applicare modelli completamente diversi. Non possiamo uscire da esperienza così scioccante, così drammatica, senza aver imparato la lezione. 

Per quanto riguarda il sottoscritto, invece, credo sia strettamente legato a quanto detto finora: occupandomi io di innovazione e sviluppo sostenibile tutte le mie giornate, le mie settimane e tutte le mie azioni quotidiane sono legate a questo. Abbiamo dovuto cancellare gli eventi di Seeds & Chips a Milano e in Australia, adesso abbiamo l’appuntamento in Africa, in Ruanda… ecco, se non potremo farlo spero comunque di riuscire ad organizzare qualcosa che sia in grado di attirare l’attenzione del mondo sulla creazione di un modello di sviluppo sostenibile per l’Africa.

segui marco

Odio l’estate

Previous article

Melior de cinere surgo

Next article
Davide Bertellini
Folgorato fin dai primi anni dell'adolescenza da un'inarrestabile e sempre crescente "passione gourmet" a 21 anni aveva già fatto due volte il giro del mondo. Oggi, imprenditore nel campo della moda e del lifestyle, ha sostituito alla palestra il ristorante e, in qualità di jetsetter, frequenta i più importanti party e charity events nel mondo. Poliglotta, con la scusa di girare il mondo per il suo lavoro nel campo della moda frequenta i più bei ristoranti alla ricerca di quello migliore, che purtroppo non ha ancora trovato. Founding member Gustavia Yacht Club di St. Barth, è anche top reviewer italiano della guida americana Opinionated About Dining, scrive su Identità Golose per Paolo Marchi e su Passione Gourmet, al quale è affiliato a capo della direzione marketing. Sogno nel cassetto? Un tour mondiale dei ristoranti “3 stelle” della Guida Michelin con fotografo, ghostwriter e jet privato.

You may also like

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *