Prendete un personaggio “cattivo”, cinico, spietato nel suo lavoro.
Prendete una narrazione ritmica, capace di penetrare e scalzare il lettore.
Prendete una Milano nera, illuminata solo dai suoi luoghi di aggregazione, vita, respiro.
Ecco IL LOBBISTA (Laurana), esordio narrativo di Fabio Massa, giornalista, scrittore, speaker radiofonico, presidente della Fondazione Stelline di Milano.
Un romanzo che fa muovere il suo protagonista A.F.M. (Alberto), in una città afosa, estiva, capace di sciogliere il pensiero e al tempo stesso in grado di dare rifugio ai suoi abitanti.
Lobbista capace di rendere la vita difficile o facile ai suoi clienti e nemici, Alberto non si risparmia mai sul lavoro, non facendo nessuna distinzione quasi tra questo e la vita come dovrebbe essere vissuta.
Con uno sguardo nero sul mondo, la sua ironia lascia sempre spiazzati gli astanti e i suoi pensieri confessi al lettore, sanno strappare il sorriso amaro.
Alberto si racconta, in una veste quasi simile a Jordan Belfort di THE WOLF OF WALL STREET, tra aneddoti dell’ambiente (che sono sorprendentemente realistici… così tanto, che molti sono riconoscibili come fatti davvero accaduti), prostitute, cene e pranzi di affari che decidono il destino di molti e in cui si lotta strenuamente per avere la propria porzione di torta oppure dominare l’avversario, si lancia in osservazioni al vetriolo sulla Capitale, sull’Italia e non lesina commenti taglienti e letali, sul nostro sistema politico/sociale.
Il lobbista però non è soltanto la macchietta crudele che ci si può aspettare e offre davvero un fianco da “amico” al lettore, confidandosi e rendendosi partecipe, anzi artefice, della concretizzazione di molte riflessioni che ci riguardano e si mette in discussione, per così dire, a livello interiore, con sprazzi di lucidità emozionale che lo umanizzano totalmente.
Alberto è un vero e proprio animale da palco, di quel palco che è il suo business e che gestisce magistralmente sia in prima linea che da dietro le quinte, le sue alleanza sono misurate, soppesate e ogni “legame” è un gioco di nodi che può stringere o sciogliere con un gesto o una parola.
In questo suo “mondo sicuro” però sopraggiunge la disgrazia, un paio di passi falsi, di valutazioni che sembravano perfette ma che non hanno tenuto conto degli scherzi del destino ed ecco che tutto si sbriciola, in una morte che non è propriamente una morte (perché in Italia non si muore mai, forse nemmeno quando si è sottoterra) ma una sorta di muta da cui poi dover uscire… e ne uscirà Alberto, cambiato fino al midollo, provato, distrutto oppure -come Gordon Gekko in WALL STREET: IL DENARO NON MUORE MAI- tornerà semplicemente a essere il Lobbista, per essere ricordato definitivamente da chi lo ha abbandonato e conosciuto?
Al lettore la scoperta della risposta e di questo libro che Massa scrive con stile impeccabile e incalzante, con un personaggio difficile da dimenticare.
di Novello Lolli
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