PARTE SECONDA
…Circa le installazioni multisensoriali, precursore, anche se in modo differente, è stato il MUSEUM OF ART AND DESIGN di New York, che qualche anno fa presentò un progetto denominato “The Art of Scent” consistente in un viaggio ‘à rebours’ nel mondo della Profumeria, dagli albori delle sue basi artigianali, alla sofisticata disciplina impiegata oggidì.
L’iter proposto prevedeva di annusare, all’interno di una Galleria d’Arte appositamente progettata, 12 odori considerati “chiave” disposti in altrettante nicchie approntate in una stanza bianca, completamente vuota, eccezion fatta per le succitate buche. Tramite l’utilizzo di un interruttore, veniva azionata un’avviluppante scia di note profumate sugli accordi musicali di una toccante colonna sonora, nel mentre venivano proiettati alcuni testi selezionati ‘ad hoc’ per esaltare al massimo La travolgente esperienza sinestetica del visitatore. Al termine della Mostra, seguiva un dibattito in un salone interattivo dove il pubblico aveva modo di confrontarsi, commentando con altri spettatori la loro singolare avventura.
Rilevante, l’esposizione sperimentale “Belle Haleine – The Scent of Art” tenutasi presso il MUSEUM TINGUELY a Basilea nel 2015 a cura di Mario Codognato, concentrata sull’esperienza artistica che coinvolge il misterioso senso dell’olfatto, esplorando come il Profumo possa scuotere e influenzare le nostre emozioni, trasformare la nostra percezione estetica, scoprendo nuove dimensioni sensoriali; tra le opere esposte brillavano quelle di Marcel Duchamp, come l”Air de Paris” (un’ampolla contenente l’aria parigina), e quelle di Ernesto Neto, con l’installazione “Mentre niente accade”. Quest’ultime immergevano il visitatore, in ambienti carichi di suggestione, all’interno dei quali i materiali, le essenze e le forme assumevano molteplici significati simbolici.
Questa interessante iniziativa, aveva ricevuto un buon riscontro da parte del pubblico incuriosito e attratto molti critici d’arte, attestando come l’Arte Contemporanea stesse e tuttora stia esplorando nuove modalità per coinvolgere tutti i nostri sensi specifici, creando esperienze sempre più immersive e totalizzanti…
Christian Boltansky, (1944-2021), Parigino di nascita con antiche radici ebraiche, è stato un artista di fama internazionale, noto soprattutto per le sue installazioni fotografiche e concettuali, ma ha utilizzato il Profumo per intensificare l’esperienza emotiva e sensoriale del suo pubblico. Ne è un esempio “Monumenta” (2010) allestito al Grand Palais di Parigi, dove l’artista ha creato un’opera monumentale che includeva l’impiego di luci, suoni e odori, per creare installazioni immersive che invitano alla riflessione sulla fragilità della vita umana e sulla memoria.
Altri artisti contemporanei come Sissel Tolaas (NE ABBIAMO SCRITTO QUI) e Clara Ursitti impiegano il profumo come un vero e proprio ‘medium’ artistico.
Clara Ursitti è una pioniera nell’ambito dell’arte olfattiva, un’artista italocanadese che ha dedicato la sua carriera a esplorare il potere e la complessità del Profumo, indagando anche l’aspetto più intimo del suo essere donna, traducendo in Profumo i suoi umori e le sue secrezioni intime, (tra ormoni e mestruazioni), custodendole in una soluzione di alcol e olio di cocco. Ne è risultato un profumo organico che, anziché celare gli umori umani, celebrava i propri odori e ferormoni naturali, andando oltre qualsiasi fragranza artificialmente creata, sfidando le convenzioni e i tabù socioculturali legati all’igiene sessuale e alla femminilità.ù
L’opera non si limitava ovviamente alla mera provocazione, altresì invitava a una riflessione profonda sul nostro rapporto con gli odori naturali del corpo e su come la società cerchi spesso di nascondere o alterare ciò che è naturale. “Eau Claire” ci spinge dunque a considerare l’odore non solo come un aspetto della nostra identità, ma come una forma di espressione personale con un forte sentore di autenticità. Un altro dei suoi lavori più iconici, e che risale al 1994, è Self-Portrait in Scent, Sketch no. 1: una scultura olfattiva che ha esposto al CENTRE FOR CONTEMPORARY ARTS di Glasgow, segnando un importante punto di svolta sia dal punto di vista artistico sia tecnologico, portandoci a riflettere su come il Profumo influenzi la nostra percezione e interazione con il mondo, sfidando le convenzioni culturali e sociali legate all’odore.
Riassumendo, come abbiamo sperimentato, le esperienze artistiche tattili sono sempre state proposte e sono sempre più crescenti, ma questo tipo di ‘crossover’ tra i sensi rappresenta un’importantissima svolta in ambito artistico e credo bene che non solo prenderà piede, ma potrebbe dare inizio a un filone di esposizioni che si svolgono su piani sensoriali diversi ma paralleli.
* in cover, l'opera Nez, di Clara Ursitti
...segui Alessandra.
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