Un liquido vitale
Piero Camporesi ne “Il sugo della Vita” ci ricorda che l’intero edificio vitale del mondo si regge sui vertici del triangolo dei liquidi.
“L’acqua feconda, purifica, reintegra; il latte (anche nella sua variante ematica e spermatica) alimenta, accresce, moltiplica; il vino, «sangue della terra”.
quasi un quinto elemento, sintesi di natura e cultura, rasserena e rallegra, potenzia e inturgidisce la fantasia, eccita desideri, incuba sogni.
Il vino è un “liquore di artificiosa e fermentata natura che paradossalmente trasforma l’umidità della terra e del legno in fuoco liquido attraverso il passaggio dal regime lunare a quello solare; coagulo di simboli, allegorie, metafore (anche religiose), il vino possiede una carica umana e un risvolto sociale che il latte (calmante e sedativo) non conosce”.
Del resto la preveggenza e la mantica, nell’antica Grecia, sono sottoposte al dominio di Apollo, dio della luce, mentre il notturno Dioniso-Bacco presiede ai suoi misteri nel buio delle grotte pur rimanendo in intimo, costante rapporto zodiacale e con la madre-vite e col padre-sole. “Soleil intérieur e ambroisie végetale (come lo definiva Baudelaire), il vino suscita «furore» di conoscenza non apollinea, innesca ebbrezze gnoseologiche, delinea fratte geometrie non euclidee.
Ritornando al tema generale della trinità liquida vale la pena di ricordare che essa domina sovrana l’insieme dei riti di Venere, dei culti della fertilità e di fecondità: l’acqua, plasma e plancton primigenio, vis genitiva che penetra, allaccia, amalgama, impasta; il latte, raffinato in quel «sangue perfetto» (come lo definiva Dante Alighieri) che è il liquido spermatico, quintessenza distillata e sublimazione del sugo vitale.
il vino, infine, che muove l’appetito di conoscenza inoculando nel sangue desideri di espansione e di moltiplicazione. Liquidi cultuali, quindi, ancor prima che culturali, l’acqua, il latte e il vino sono strettamente intrecciati in una rete di valori simbolici e di rimandi mitici.
Tutti e tre appartengono alla sfera dell’umido, all’umidità feconda, sia calda che fredda.
Brano tratto da chi si è preso a cuore di scannerizzare questo misterioso testo su Galileo Galilei e il vino
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